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Che fare se un fratello non vuole dividere?

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Che fare se un fratello non vuole dividere?

Spesso accade che un fratello si opponga a dividere l’eredità.

I motivi sono molti, ma spesso sono legati a specifici beni o ad egoismi o a malattie mentali.

In alcuni casi, sono legati a patologie mentali molto serie e inguaribili.

Che fare se un fratello non vuole dividere? I motivi

La patologia e i disturbi della personalità

Il primo motivo per cui un fratello non vuole dividere l’eredità è il disturbo mentale.

Vi sono, infatti, patologie come i disturbi della personalità, che inducono atteggiamenti oppositivi.

Con queste persone sembra di girare in circolo, senza capo né coda.

Ci si arrovella in discussioni infinite.

Mediante le liti infinite, il patologico catalizza le attenzioni di tutti su di lui.

Oltre la patologia: i soldi

In altre situazioni, vuoi per la patologia stessa, vuoi per avarizia, interessano i soldi.

Opporsi alla divisione serve, quindi, per esasperare gli altri eredi.

In questo modo si ottiene di far pagare loro un mare di spese.

Esasperati, saranno indotti a lasciare tutti i beni al singolo.

E’ ciò che lui vuole.

Uno specifico bene

Può succedere che chi si oppone in realtà voglia un bene immobile preciso.

Ad esempio, perché vi ha messo gli occhi da molto tempo.

In questi casi, esaspera gli altri fratelli per ottenerlo, quando basterebbe chiederne l’assegnazione o pagare un conguaglio.

Infatti, è bene liberarsi presto del fratello, non avere più nulla in comune.

Se un fratello non vuole dividere? I rimedi

Sembra banale, ma la prima cosa da fare è non buttare via il tempo.

Arrovellarsi a trovare soluzioni negoziali non serve a niente.

Il movente della persona malata, infatti, non può venire meno, e sicuramente non in poco tempo.

In questi casi, quindi, è bene andare dall’avvocato subito, non dopo anni.

Che fare se un fratello non vuole dividere: la mediazione obbligatoria

Altro passaggio è la mediazione obbligatoria.

Espediente completamente inutile, ma che va fatto.

In questo caso le parti, spendendo, si siedono ad un tavolo per discutere.

La cosa, di solito, non porta a niente. Chi non vuole dividere, infatti, non lo farà di sicuro qui.

Con la Riforma Cartabia, poi, i costi sono aumentati a dismisura, specialmente su patrimoni di gran valore.

Che fare se un fratello non vuole dividere: la causa

E’ bene fare causa subito.

Una volta fatta la mediazione, iniziare la causa il prima possibile fa risparmiare tempo.

In alcuni casi solo il tribunale, con la forza delle sentenze, può risolvere il blocco.

Il fratello che non vuole dividere si troverà, quindi, di fronte alla sentenza.

Che fare se un fratello non vuole dividere: non nutrire aspettative

Le variabili sono molte: la mentalità del giudice, gli errori del perito tecnico.

E’ bene non nutrire alcuna aspettativa, ma andare avanti come treni.

L’importante è liberarsi della persona tossica.

Grazie a litigi continui, ottiene di focalizzare la nostra attenzione su di lei.

Il fratello deve procedere in giudizio senza aspettative, al solo scopo di non avere più beni in comune con l’altro fratello.

Che fare se un fratello non vuole dividere: i costi?

I costi sono molto elevati. Però si può risparmiare su qualcosa.

Si scelgono preventivi con migliore rapporto qualità-prezzo.

L’importante è non scoraggiarsi e andare avanti.

Si affrontano i costi della mediazione, con onorari avvocato e indennità del mediatore, i costi della relazione notarile ventennale, di una eventuale perizia di parte, i costi di sanatoria delle difformità, i costi di tasse, le spese condominiali nel frattempo maturate …

Se il fratello non vuole dividere, non c’è altra soluzione.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 5 aprile 2024

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