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Causa all’agenzia immobiliare: quando si può far causa al mediatore? I suggerimenti dell’avvocato immobiliarista per far causa all’agenzia

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E’ sempre più frequente il dubbio se far causa all’agenzia immobiliare. Va subito premesso che far causa all’agenzia immobiliare è una tematica che richiede prudenza, in quanto la mediazione è il contratto di colui che mette in relazione due clienti e il solo fatto di metterli in relazione è sufficiente far nascere il diritto alla provvigione. Non è vero, quindi, che in tutti i casi vi sia anche una mediazione atipica, con un mandato specifico all’agente.

Sempre più spesso i clienti si lamentano dell’agenzia immobiliare e dei problemi che l’agenzia immobiliare ha creato: vuoi perchè non li ha adeguatamente informati, vuoi perchè pretende la provvigione anche se in realtà la vendita non è avvenuta, vuoi per altri motivi. Per questo all’avvocato si chiede di far causa all’agenzia immobiliare, sempre che non sia l’agenzia immobiliare ad avere fatto causa al cliente, per avere la provvigione.

Il Tribunale di Vicenza, 16 aprile 2021, ha recentemente stabilito che

Il mediatore, al fine di individuare circostanze rilevanti ai fini della conclusione dell’affare, è gravato, in positivo, dall’obbligo di comunicare le circostanze a lui note o comunque conoscibili con la comune diligenza che è richiesta in relazione al tipo di prestazione, nonché, in negativo, dal divieto di fornire non solo informazioni non veritiere, ma anche informazioni su fatti dei quali non abbia consapevolezza e che non abbia controllato, poiché il dovere di correttezza e quello di diligenza gli imporrebbe in tal caso di astenersi dal darle; cosicché, qualora il mediatore infranga tali regole di condotta, è legittimamente configurabile una sua responsabilità per i danni sofferti, per l’effetto, dal cliente.

Appare, quindi evidente che anche l’agenzia immobiliare ha degli obblighi contrattuali, anche se di per sè la mediazione nel codice civile è considerata poco più che un fatto giuridico, più che un contratto.

Ciò che contraddistingue il contratto di mandato dal contratto di mediazione, è l’oggetto: ai sensi dell’art. 1754 c.c., è mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare; il mediatore non è incaricato di compiere atti giuridici, come lo è invece il mandatario, che agisce nell’interesse del mandante (con o senza spendita del nome), bensì di mettere in relazione il venditore e il potenziale acquirente.

In altre parole, se in generale all’agente non si chiede di controllare informazioni utili per il cliente, deve però anzitutto evitare di dare informazioni false, a pena di subire causa all’agenzia immobiliare da parte del cliente per dolo, dovendo poi anche impegnarsi nel dare informazioni a lui note. Se non riceve alcun mandato di controllare la libertà da vincoli dell’immobile, per evitare la causa all’agenzia dovrebbe quanto meno dare le informazioni che conosce invece di nasconderle.

Una recente sentenza – Cass. civ. Sez. VI – 2 Ord., 11/03/2021, n. 6815 – ha poi escluso che faccia sorgere il diritto alla provvigione il semplice preliminare e ancora più interessante il patto di opzione. Nella prassi, è consueto che le agenzie inoltrino diffide per avere la provvigione pagata, nonostante l’unica cosa firmata sia l’opzione o proposta irrevocabile di acquisto o vendita. Questo orientamento, che meriterebbe sicuramente un maggiore approfondimento, cozza però con l’altro orientamento secondo cui qualora la proposta irrevocabile o l’opzione contengano tutti gli elementi del contratto, la controfirma vale come contratto vero e proprio, perchè l’opzione attribuisce semplicemente alla controparte un diritto potestativo a concludere o meno quel contratto così come proposto.

In tali casi, conviene rivolgersi all’avvocato per fare causa all’agenzia immobiliare: ovviamente parliamo di una causa all’agenzia immobiliare di accertamento negativo della provvigione.

Il mediatore, pur non essendo tenuto, in difetto di un incarico specifico, a svolgere, nell’adempimento della sua prestazione, particolari indagini di natura tecnico-giuridica (come l’accertamento della libertà da pesi dell’immobile oggetto del trasferimento, mediante le cosiddette visure catastali ed ipotecarie), al fine di individuare fatti rilevanti ai fini della conclusione dell’affare, è pur tuttavia gravato, in positivo, dall’obbligo di comunicare le circostanze a lui note o comunque conoscibili con la comune diligenza che è richiesta in relazione al tipo di prestazione, nonché, in negativo, dal divieto di fornire non solo informazioni non veritiere, ma anche informazioni su fatti dei quali non abbia consapevolezza e che non abbia controllato, poiché il dovere di correttezza e quello di diligenza gli imporrebbero in tal caso di astenersi dal darle. Ne consegue che, qualora il mediatore infranga tali regole di condotta, è legittimamente configurabile una sua responsabilità per i danni sofferti, per l’effetto, dal cliente.

Ciò significa che è possibile comunque fare causa all’agenzia anche per chiedere i danni causati dall’agenzia con omissioni o azioni fraudolente o semplici inadempimenti gravi.

Fare causa all’agenzia immobiliare è utile e consigliabile quando effettivamente vi sia un trattenimento di somme ingiustificato, quando vi siano penali esorbitanti, quando vi sia un serio inadempimento dell’agente immobiliare.

In questi casi lo Studio Duchemino mette a disposizione un rapido, onesto e preciso servizio di consulenza on line, che consente al cliente, fornendo i suoi documenti, di avere il responso in tempi brevi, se cioè conviene o meno fare causa all’agente immobiliare o causa all’agenzia immobiliare che abbia forma societaria.

E’ assolutamente inutile macerarsi nei dubbi se fare causa all’agenzia immobiliare, lasciando passare giorni o mesi, prima di prendere la decisione se fare causa all’agenzia. Ha più senso inviare tutta la documentazione ad uno studio legale immobiliare specializzato in recesso e penale o inadempimento dell’agenzia immobiliare e così ottenere un rapido responso se procedere o no.

E’ evidente, infatti, che l’agenzia ha sicuramente un punto di forza nell’avere svolto la sua attività a favore del cliente, tuttavia questo non basta e non può onestamente bastare, è necessario che l’agenzia abbia agito bene. Inoltre, vi sono tanti casi di penali e provvigioni stabilite anche se l’affare non va in porto. Per questo è sempre meglio rivolgersi all’avvocato e chiedere se fare causa o no all’agenzia immobiliare.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino – staff IMMOBILI – l’1 ottobre 2021

20 commenti su “Causa all’agenzia immobiliare: quando si può far causa al mediatore? I suggerimenti dell’avvocato immobiliarista per far causa all’agenzia”

  1. Buongiorno
    Volevo sapere una cosa.
    IL contratto con l’agenzia immobiliare è scaduto il 31 agosto, mandato la raccomandata per non rinnovare il contratto di vendita.
    Ma ancora oggi vedo sul sito l’annuncio di vendita del mio appartamento, posso fare causa?

    1. Avrei bisogno di una informazione. La proposta per l’acquisto di un immobile con classe energetica B (attestata dall’APE che ci è stato mostrato) è stata accettata ma non abbiamo ancora firmato l’atto nè fatto altro. Durante la pratica di mutuo, al momento del controllo di tutti i documenti, facciamo notare che l’APE è scaduto e va rifatto. Veniamo a sapere, dopo un pò di tempo, che la classe è ora in classe energetica D, contravvenendo alla nostra intenzione di acquistare un immobile di classe energetica non inferiore a B. Cosa possiamo fare? Denunciare l’agenzia? Far decadere la proposta? Grazie

      1. Può succedere spesso che ridefinendo l’ape sulla base del fatto che il documento precedente è scaduto e sulla base di nuove classificazioni, l’immobile perda delle classi. In questi casi bisogna valutare quanto incida e quanto sia essenziale per voi questo aspetto e quanto questo emerga dai documenti, perchè alle volte non si dice nulla nelle trattative proprio perchè convinti di una classe.

  2. Ho affidato la vendita della casa dei miei genitori defunti ad un’agenzia immobiliare. Dopo il preliminare davanti al notaio, dopo il versamento della caparra, il compratore si accorge di una difformità rispetto alla pianta depositata in comune (al catasto è tutto a posto), il contratto non si può perfezionare e chiede il doppio della caparra più i danni: chiedo se la responsabilità è mia o dell’agenzia che doveva controllare prima di porre in vendita l’immobilie. Grazie.

  3. Ho dato in esclusiva di vendita un immobile . Ho firmato il 6 settembre. Sono venuti a fare foto il 16 ottobre . Ad oggi 9 novembre ancora non hanno messo l’annuncio sui portali. Posso recedere dal Contratto per inadempienza dell’Agenzia ? O cosa posso fare? Grazie

  4. SALVE HO PRESO IN AFFITTO A OTTOBRE 2020 TRAMITE TECNOCASA HO DATO 900 EURO DI PROVVIGIONE ALL AGENZIA PREMETTO CHE MI È STATA FATTA VEDERE DI SERA E NON ESSENDOCI LUCE E GAS ALLACCIATI. HO POTUTO VEDERE BEN POCO. IO CHIEDO SE AL MIO INGRESSO LA CASA X LEGGE DOVEVA ESSERE TUTTO APPOSTO E A NORMA COMPRESA LA CALDAIA CHE NON AVEVO NEANCHE IL LIBRETTO E QUINDI NON SAPEVO SE ERA A NORMA OPPURE NO. INFATTI PRETENDEVANO CHE FACESSI IO APPENA ENTRATO A FARE IL CONTROLLO . COSA CHE NON HO FATTO .OLTRE POI TROVARE VIZI OCCULTI E MOBILI DANNEGGIATI .POSSO DENUNCIARE L AGENZIA. X MANCATO SOPRALLUOGO. .ANCHE PERCHÉ AVENDO FATTO 4+4 I DANNI CHI LI AVREBBE DOVUTO PAGARE. ATTENDO NOTIZIE IN MERITO IL PROPRIETARIO E GIÀ STATO DENUNCIATO. ORA HO MUFFA E UMIDITÀ E NESSUNO SI ASSUME LA RESPONSABILITA CORDIALI SALUTI ROBERTO ZUIN

  5. Buongiorno ho fatto una proposta di acquisto per un immobile tramite agenzia in data giugno 2022 lasciando anche un assegno come caparra. La proposta è stata accettata dal venditore e sul modello di proposta di acquisto venivano barrate tutte le varie conformità urbanistiche e comunali. Facendola breve una volta arrivato il perito della banca riscontra diverse difformità di cui nessuno sembrava sapere nulla. Ad oggi, febbraio 2023, ancora non si riesce a sistemare la questione per permettermi di acquistare l’immobile. La mia domanda è: dato che la proposta di acquisto riporta dati non veritieri e risulta anche scaduta posso tirarmi indietro senza perdere la caparra lasciata in agenzia? Avevo addirittura un mutuo pre-approvato per la mia parte reddituale che ovviamente è ad oggi non è più valido.

  6. Buongiorno,
    sono in fase di acquisto di un immobile ad uso abitativo mediante un agente immobiliare. Durante la lettura della bozza ho constatato che il compenso per l’intermediatore immobiliare è del 4% da parte dell’acquirente + 4% da parte del venditore. A conti fatti l’agente immobiliare prende un compenso dell’8 % del valore dell’immobile + IVA. Io pensavo che fossi solo io a pagare il 4% (cifra già alta) ma pagare quasi il 10 % del valore dell’immobile è decisamente troppo. Posso fare denuncia? Posso recuperare una parte dei soldi che pagherò?

    1. Buongiorno, purtroppo negli ultimi anni le provvigioni si sono alzate notevolmente; anche per un singolo box, vengono chieste cifre astronomiche, spesso totalmente ingiustificate. Tuttavia, questo fa parte del gioco del mercato e non si può contestare. L’unica cosa che si può fare è concordare prima dell’incarico il compenso, oppure trattare e negoziare condizioni migliori. Molti acquirenti si scoraggiano nell’acquisto a causa delle provvigioni estremamente alte.

  7. Buongiorno,
    Sto acquistando e vendendo dalla medesima agenzia.
    Solo dopo il compromesso di acquisto, l’agenzia mi informa che l’acquirente di casa mia ha ottenuto un mutuo al 100% per l’acquisto, ma su un prezzo di 91mila euro, contro gli 80mila della proposta di acquisto da me accettata. E mi dice che devo mentire al perito della banca del venditore e anche al notaio in fase di rogito, dichiarando il prezzo falso e poi facendomi carico delle spese dell’acquirente. Al mio rifiuto di dichiarare un prezzo non veritiero, mi dicono che in tal caso la vendita con quell’acquirente non si può perfezionare e quindi salta, e io mi ritrovo senza i liquidi che pensavo di ricavare dalla vendita e soprattutto, a brevissimo, con due mutui da pagare. È legale ottenere un mutuo gonfiato e pretendere che io, che sono la parte venditrice, mi adegui? Grazie

    1. Mentire non è mai bene; la situazione è piuttosto confusa e poco trasparente, le consigliamo di fruire di una consulenza personalizzata. Non conviene mai commettere illeciti solo perchè altri ci consigliano di farlo.

  8. Buonasera, chiedevo se è possibile fare causa all’agenzia immobiliare poiché non ha seguito i clienti, in pratica ho dato in affitto un appartamento nuovo a due ragazzi stranieri che non parlano italiano con decorrenza primo febbraio 2023, ho firmato il contratto a gennaio e poi sono partito per l’estero. Ai clienti non è stato comunicato che dovevano fare contratto con Hera per luce acqua e gas e causa i tempi lunghi della municipalizzata sono rimasti al freddo 15 giorni e mi hanno chiesto di pagare il 50% del canone che ho accettato. Posso rivalermi sull’agenzia?

    1. Dipende da che cosa era indicato nell’incarico dell’agenzia. Utenze e immobile idoneo sono obblighi del locatore, non dell’agenzia. E’ ovvio che se all’agente si conferiscono specifici mandati anche su queste incombenze, e costui non segue nulla, ha una responsabilità, ma nello schema classico di incarico non esistono queste incombenze.

  9. Antonietta Viviano

    Buongiorno, a febbraio ho firmato una proposta di acquisto casa con caparra firmatoria di 5000€ vincolata all’accettazione del mutuo entro il 31/05 x poi dare un acconto di 35000€ al 15 giugno e rogito a dicembre. Tutto questo perché l’inquilina anziana è malata ha tempo x cercare un’altro alloggio…(ma si riproponeva la prospettiva di lasciare casa a settembre) La casa è delle figlie. Tuttavia a fine marzo chiedevo un incontro in agenzia e venni a conoscenza che le figlie nn sono della signora, ma del marito morto… Che hanno impugnato la leggima ( eredità che il defunto aveva intestato alla consorte) vincendola e che quindi le 2 proprietarie vendevano. Alla mia domanda se la vecchietta volesse abbandonare realmente la casa mi fu risposto che comunque c’è una sentenza del tribunale che poteva restare fino al 15/12.
    Ora il mio dubbio è che se la casa al rogito nn è vuota io mi dovrei trovare a fare una causa di sfratto e quindi ho proposto di mantenere i tempi e fare il rogito il 16/12 chiavi in mano e casa vuota… E x ogni gg di ritardo 100€ x un massimo di 15gg dopodiché la risoluzione del contratto con il doppio della caparra…. Sono passati 8 gg e l’avvocato delle 2 figlie nn da risposta… Ora chiedo.. Se arrivo alla data del 31/5 ed ho l’approvazione del mutuo.. (che già ho). Devo rispettare comunque le clausole e quindi dare l’anticipo e arrivare al rogito? Oppure posso (come suggerito dal agenzia) fare 2 righe che il mutuo nn è passato e quindi la vendita è nulla. Ma in ogni caso io dovrò pagare l’agenzia anche se a fronte di ciò che è stato inizialmente omesso non avrei considerato questo alloggio?

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