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Prelievi illegali dal conto condominiale: la soluzione

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Oggi parliamo di prelievi illegali dal conto condominiale.

Questi si verificano quando:

  • l’amministratore paga spese non inerenti al condominio;
  • preleva o paga per costi non autorizzati;
  • l’amministratore usa il conto condominiale per pagare spese di altri condominii

Prelievi illegali dal conto condominiale: l’amministratore

Il principale responsabile è l’amministratore (art. 1720 c.c.).

In condominio vige, infatti, la regola che l’amministratore non ha un potere generale di spesa.

Può sicuramente anticipare delle spese urgenti (solitamente piccole).

Tuttavia, è fondamentale il controllo dell’assemblea, unico organo deputato a valutare e decidere.

Prelievi e assegni dal conto: il controllo dell’assemblea

Come si è detto, l’assemblea è mandante e l’amministratore mandatario.

Il mandatario deve svolgere il compito con la diligenza richiesta.

L’amministratore, quindi, non può spendere per altri scopi.

I soldi del conto condominiale sono come vincolati al condominio e ai suoi scopi.

Prelievi illegali dal conto condominiale: le conseguenze

Poiché l’assemblea condominiale ha il potere di controllo, la sede sarà il rendiconto.

L’amministratore deve rendere il conto della gestione.

Le distrazioni di denaro, le spese non autorizzate o non convalidate sono motivo di grave responsabilità.

L’amministratore ne risponde personalmente e può anche essere revocato.

Può, quindi, essere chiamato in giudizio per questo.

Ammanchi dal conto condominiale: quando fare causa?

Nel caso di ammanchi (soldi che mancano sul conto), il condominio potrà fare causa.

Fare causa all’amministratore risulta la scelta giusta in diverse circostanze, specialmente quando si è dimesso.

Infatti, egli deve restituire tutte le somme ingiustamente prelevate.

Questo vale sia per i bonifici, sia per gli assegni.

E questo può valere anche per i suoi compensi, se sono eccessivi e ingiustificati.

Infatti, all’inizio della gestione deve preventivare una spesa anche su quello.

Soldi spesi dal conto condominiale: un caso

Con sentenza n. 1230/2023 pubblicata il 21/03/2023 il Tribunale di Torino ha condannato l’amministratore.

Infatti, egli aveva prelevato con assegni dal conto condominiale, ma non era stato in grado di dare giustificazioni.

Non soltanto, quindi, la spesa non risultava legata agli scopi del condominio (non era inerente), ma addirittura non risultava nemmeno una causale.

In pratica, quindi, l’amministratore, chiamato in giudizio, non fu in grado di giustificare le spese.

Il Tribunale coglie l’occasione per stabilire che non sono dovuti, invece, interessi delle transazioni commerciali.

Infatti, il mandato con l’amministratore non è una transazione commerciale.

Il tribunale condannava l’amministratore, quindi, a restituire i soldi.

Denaro dal conto condominiale: quando chiedere la consulenza legale?

E’ opportuno che, nell’ipotesi di dubbio, si contatti un legale.

La consulenza legale, infatti, consente di chiarire gli aspetti della vicenda.

E verificare, pertanto, se sarà necessario fare causa all’ex amministratore.

Anche il passaggio di consegne al nuovo è rilevante: un ritardo nella consegna dei documenti è un indice di cattiva gestione.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 10 ottobre 2023

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