Come anticipato (https://www.studioduchemino.com//processo-civile-programma-strasburgo-2-692), è stato presentato il 14 gennaio 2015 il piano straordinario per lo smaltimento dei processi pendenti.
Hanno collaborato il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Dott. Mario Barbuto, forte dell’esperienza presso il Tribunale di Torino, poi estesa anche ad altre realtà. L’intervento è stato presentato ieri in Via Arenula a Roma e si prefigge l’obiettivo di risolvere l’emergenza dell’arretrato ultratriennale con misure organizzative a costo zero (si presume, di ingegneria gestionale), “puntando ad azzerare il fardello di vecchi procedimenti che condiziona i tempi del lavoro negli uffici giudiziari” (fonte: Ministero della Giustizia).
Tre saranno le fasi per l’esecuzione del Progetto:
– prima fase, raccolta dei dati, anche tramite procedura informatica, circa le pendenze dei vari Tribunali italiani (si ricorda che questa fase si è già attuata entro il novembre 2014 e ne abbiamo parlato qui: https://www.studioduchemino.com//lista-dei-tribunali-italiani-a-torino-leccellenza-558);
– seconda fase, azzeramento veloce di una parte dell’arretrato, secondo la seguente modalità, cioè entro 6 mesi, gli affari contenziosi iscritti a ruolo fino all’anno 2000 (86.283 affari) ed entro 9 mesi, gli affari contenziosi iscritti a ruolo fino all’anno 2005 (127.146 affari);
– terza fase, eliminazione e gestione dell’arretrato residuo.
Il Ministero si pone degli obiettivi, anche se dai comunicati ufficiali non emergono ancora le direttive pratiche che saranno rispettate per ottenere lo scopo. Si parla, però, di un incremento di risorse, di un incremento di personale (almeno 1.031 unità che provengono dal piano di mobilità in atto), oltre 71 unità da altri Ministeri e 144 in via di assunzione a partire da bandi precedenti.
Si dà atto, infine, della circostanza che il programma software utilizzato consentirà anche in futuro di ottenere dati maggiormente precisi sul tema dei processi pendenti.
Articolo redatto a Torino da Studio Duchemino il 15 gennaio 2015