Il box auto è stato in passato un tipo di investimento che dava poco reddito, ma consentiva di mantenere il potere di acquisto. Esso poteva essere affittato o rivenduto, specialmente nelle zone in cui la fame di parcheggi era tanta. Oggi non è più così e bisogna fare attenzione ad alcune questioni rilevanti, anzitutto dal punto di vista economico.
Solitamente gli avvocati immobiliaristi sconsigliano l’acquisto di un box costruito in complessi immobiliari vecchi e la ragione è semplice: le automobili di oggi si sono allargate sensibilimente, mentre i box degli anni Settanta sono ancora calibrati su utilitarie che non erano molto più larghe di un metro e mezzo.
E’, quindi, importante se si vuole acquistare un box chiedersi quali dimensioni abbia e in che struttura si trovi. Si devono preferire i complessi immobiliari di nuova costruzione, il box “a livello”, ovvero quello con cancelli elettrici. La presenza di due barriere tra la strada e il box è già un fattore di svalutazione del box, così come la presenza di forti infiltrazioni dal tetto oppure di umidità persistente, risalente dal basso.
Ricordiamo poi che attualmente la nuova legge sul condominio impone al proprietario di segnalare all’amministratore ogni inquilino si immetta nella detenzione del box. L’investimento deve essere sensato, dal punto di vista economico, considerando principalmente l’imu e le tasse sugli immobili, l’eventuale acquisto come prima casa, le spese condominiali costanti da affrontare ogni anno. Anche il tipo di apertura è da valutare, anche per la successiva manutenzione.
Il box è spesso pertinenziale, cioè accede ad una unità immobiliare situata nel corpo principale ovvero in città, ma non lontano. Tuttavia, in alcuni condomini è presente una serie di posti auto. La vendita libera di tali posti auto all’aperto non è sempre così semplice, considerato che bisogna verificare attentamente sul regolamento condominiale se essi fanno parte della proprietà del costruttore venditore ovvero del condominio. Liti e vertenze saranno dietro l’angolo, se non si pone una corretta attenzione. E’ evidente che è consigliato rivolgersi ad un avvocato immobiliarista esperto in questioni immobiliari, che possa consigliare su tutte le fasi dell’acquisto.
Il box rimane, tuttavia, un investimento dal basso potenziale di rendimento. La locazione del box è tradizionalmente inserita nel quadro codicistico del codice civile, nelle locazioni annuali non disciplinate da legge speciale, esattamente come i magazzini.
Attenzione, quindi, anche a chi si immette nel box, affinché non venga cambiata la destinazione d’uso all’insaputa del proprietario, ovvero non venga affittato da qualcuno che poi non paga il canone mensile. In tal caso è bene individuare un avvocato immobiliarista a Torino ben prima di acquistare o di locare il box.
L’avvocato immobiliarista risulta, in questi casi, la figura più adatta a consigliare il potenziale acquirente a tutto tondo sulla questione dei box auto.
Articolo redatto a Torino da Studio Duchemino il 15 dicembre 2018